Guardando la foto, potreste dire se e quale dei due mici ha la fiv? No? Beh, allora significa che la fiv non è così deturpante come, talvolta, si crede...
Qualche giorno fa, mi è arrivata una mail molto intensa: era di una lettrice.
Il suo messaggio era toccante e, allo stesso tempo, toccato da ciò che avevo scritto nel libro.
Un messaggio particolare, ai miei occhi: parlava, indirettamente, dell'adozione di due gatti speciali, di cui uno con la fiv...
Quella che state per leggere è una straordinaria storia - ma, sapete, storia non è perchè è vera - nata nel nostro paese, ma cominciata nella bella Francia...
C'era una volta, una deliziosa ragazza francese dal nome Virginie: arrivata in Italia con il progetto Erasmus, decise, poi, di rimanere.
Come molti, una casa, un lavoro... e dei gatti!
Gatti, naturalmente, adottati in gattile: quello di Torre Argentina (Roma).
Come spesso capita, il momento della "scelta" del gatto è critico e, come altrattanto spesso capita, è il gatto che sceglie.
Eccovi, dalle parole della protagonista umana, il resoconto dei fatti e tutta la gioia e la soddisfazione per l'adozione di PUGACIOV, il rosso enfant terrible della casa e ZORBA, il saggio amico anziano.
"Decidemmo di scendere un sabato a vedere gli ospiti del gattile di Torre Argentina.
Lì sono bellissimi i gatti: spesso passano i turisti che se li coccolano, sono parte del patrimonio della città. La mia prima domanda era come faccio tra tutti questi gatti a scegliere il Gatto?
Subito pensai, magari si annoia, quindi prendiamone due.
Lo scelsi pensando (per arruffianarmi il mio compagno non tanto convinto) deve essere rosso - Romeo er gatto der Colosseo - e c'era in giro un gatto rosso, meraviglioso, ma che non stava tanto bene... me lo sconsigliarono...
Poi, in gabbia, ne vidi uno appena arrivato di nome Pugaciov (P come piramide la zona dove fu preso), ma malaticcio. Mi prese il ditino con la zampa... colpo di fulmine....dissi è lui!
Ma doveva ancora fare le analisi, tanti problemi: ci dissero di tornare dopo una settimana.
Settimana che trascorsi pensando al mio Pugaciov, con l'ansia e la preoccupazione di non riuscire ad adottarlo. Per me era stato, davvero, un colpo di fulmine.
Ritornammo e seppi che Puga era risultato positivo alla FIV: i volontari mi dissero CHE NON ERA UN PROBLEMA GRAVE, visto che il micio avrebbe abitato in casa.
Non ci pensai due volte: ne ero, letteralmente, innamorata.
Firmammo le carte dell'adozione per lui e per Sonia, miciona trovata a piazza Navona.
In quel momento, arrivò Zorba, sistemandosi sulle ginocchia di Roberto, il quale mi guardò e disse che facciamo? due o tre è la stessa cosa, portiamolo con noi...
E sul tram 8 ci ritrovammo con 3 gatti anzichè 2.
Sono trascorsi, oramai, 9 anni.
Ci sono state alleanze, vicende, ma tutto benissimo.
Puga è in una forma smagliante, tanta voglia di giocare e di coccole.
E' affettuoso in modo impagabile, ti ama senza ma.
Ora è innamoratissimo del suo nuovo papà Carlo, con cui mi sono sposata. Un altro colpo di fulmine...
Anche con la FIV."
Dalla foto, non l'avreste capito chi ha la fiv e questo è il punto...
Come avete letto dalla testimonianza, l'adozione di un micio con la fiv è, pressochè, identica ad un'altra adozione.
Informatevi, chiedete: i volontari e i veterinari vi potranno spiegare nel dettaglio.
E voi saprete meglio cos'è questa fiv che spaventa, più che altro, per il nome...
A Sonia, la micia di piazza Navona, ora, sul ponte dell'arcobaleno
A Roberto, che ha amato Puga, Zo e Sonia in modo totale finchè ha potuto.
A Carlo, "gattaro nell'anima" così innamorato di Puga e Zo che, con pazienza e dedizione, li porta anche in traghetto...