Nel suo Sorvegliare e punire. Nascita di una prigione, Michel Foucault (1926-1984) scriveva:
"Non bisognerebbe dire che l'anima è un'illusione, o un effetto ideologico. Ma che esiste, che ha una realtà, che viene prodotta in permanenza, intorno, alla superficie, all'interno del corpo, mediante il funzionamento di un potere che si esercita su coloro che vengono puniti - in modo più generale su quelli che vengono sorvegliati, addestrati, corretti, sui pazzi, i bambini, gli scolari, i colonizzati, su quelli che vengono legati ad un apparato di produzione e controllo lungo tutta la loro esistenza."
Lui, illuminato filosofo francese e "storico" della follia, capace di capire quanto il disagio sia capace di produrre disagio, chi poteva mai avere come compagnia fissa, come musa? Eccolo lì, lo vedete in braccio...