Pethotels.it, un sito che aiuta a trovare luoghi e soluzioni di villeggiatura in compagnia di cani e gatti e pelosi in genere, ha voluto parlare del libro "Della filosofia e dei gatti".
E ha voluto saperne un pò di più.
Tratto da
ecco il servizio:
Gatti & filosofia: riflessione etica di Federica Sgarbi
Pethotels intervista Federica Sgarbi. Amante dei libri e dei gatti, della Luna e della cioccolata, l’autrice del libro Della filosofia e dei gatti (Mursia Editore) ha una laurea in Filosofia e una in Psicologia. L’empatia e la filosofia morale l’hanno portata ad approfondire e a sviluppare la riflessione etica verso gli animali.
Come si articola questa raccolta di racconti?
“Della filosofia e dei gatti è un viaggio tra mici, cucce, filosofie, luoghi e storie. Storie vere.
Storie a cui i singoli capitoli sono dedicati.
Storie narrate secondo lo spirito gattofilo, come premetto nel libro:
“Se avete comperato o state per comperare questo libro, è perchè, molto probabilmente, amate la calma della luna, le tisane in tazza di ceramica dipinta, la luce della candela, lo scorrere della sua cera, l’odore della carta stampata e, naturalmente, i gatti”.
Le storie nascondono verità filosofiche…
“Nel viaggio del libro, aneddoti, riflessioni, rime, nomi e persino il piccolo enigma felino che chiude la narrazione sono, strettamente, connessi.
Ciascun capitolo è dedicato ad un racconto e, quindi, ad un protagonista-micio che ha ispirato, in me, emozioni e rimandi.
La Filosofia si affaccia, nel testo, a conclusione dei capitoli, sotto forma di brevi considerazioni legate a diversi pensatori, a diverse epoche, a diversi orientamenti.
Brevi considerazioni, a mio avviso, preziose e sorprendenti.
In un gattile, infatti, chi dice che non vi possa essere spazio per riflessioni filosofiche? Anzi! Considerate le storie dei mici ospiti, esso si presenta come un luogo ideale per fare luce sul rapporto uomo-altri animali.
Rapporto importantissimo sotto diversi punti di vista.”
Quali sono i luoghi in cui si svolgono le vicende dei gatti protagonisti?
“Della filosofia e dei gatti è un viaggio tra mici, cucce, filosofie, luoghi e storie. Storie vere.
Storie a cui i singoli capitoli sono dedicati.
Storie narrate secondo lo spirito gattofilo, come premetto nel libro:
“Se avete comperato o state per comperare questo libro, è perchè, molto probabilmente, amate la calma della luna, le tisane in tazza di ceramica dipinta, la luce della candela, lo scorrere della sua cera, l’odore della carta stampata e, naturalmente, i gatti”.
Le storie nascondono verità filosofiche…
“Nel viaggio del libro, aneddoti, riflessioni, rime, nomi e persino il piccolo enigma felino che chiude la narrazione sono, strettamente, connessi.
Ciascun capitolo è dedicato ad un racconto e, quindi, ad un protagonista-micio che ha ispirato, in me, emozioni e rimandi.
La Filosofia si affaccia, nel testo, a conclusione dei capitoli, sotto forma di brevi considerazioni legate a diversi pensatori, a diverse epoche, a diversi orientamenti.
Brevi considerazioni, a mio avviso, preziose e sorprendenti.
In un gattile, infatti, chi dice che non vi possa essere spazio per riflessioni filosofiche? Anzi! Considerate le storie dei mici ospiti, esso si presenta come un luogo ideale per fare luce sul rapporto uomo-altri animali.
Rapporto importantissimo sotto diversi punti di vista.”
Quali sono i luoghi in cui si svolgono le vicende dei gatti protagonisti?
“I percorsi proposti dal testo sono tanti: attraverso storie di mici, attraverso curiosità e riflessioni filosofiche, attraverso la letteratura.
E, naturalmente, i percorsi che ciascun gatto protagonista ha compiuto, dal gattile alla felicità.
Ma, forse, il percorso più importante è quello della positività, su cui mi soffermo sin dall’inizio.
Un messaggio di armonia, insomma.
La mia esperienza di gattofila – sono sempre stata ospitata da molti gatti in casa mia… – e di volontaria di gattile mi ha portata a parlare dei tanti ospiti che arrivano in questo luogo.
Delle loro vite, delle loro avventure: tutte vere.
Ciascuna di queste storie conduce in luoghi diversi, luoghi fisici e mentali.
Credo che il lettore abbia un ruolo fondamentale nello scoprire tali luoghi.
Determinato anche dall’esperienza, dal vissuto personale.”
Lei vive a Parigi, come vengono gestiti i gattili in Francia? Esistono dei sussidi a favore delle associazioni animaliste?
“Ho vissuto a Parigi per diverso tempo, fra i mici dipinti e disegnati della emozionante capitale francese, ma anche e soprattutto fra i mici ospiti nelle “école du chat” di cui parlo nel testo.
Purtroppo, in Francia, come in Italia, l’assistenza, la cura e la volontà di trovare una nuova vita per i gatti abbandonati o maltrattati sono lasciate, di base, sulle spalle dei volontari.
In entrambi i paesi, ho constatato realtà tristi e dolorose per gli animali, realtà che li concepiscono come oggetti, come beni di consumo.
Ma in questo panorama, fortunatamente, c’è uno squarcio di luce che fa ben sperare, che illumina, che apre a storie a lieto fine e a considerazioni positive, filosofiche e non.
Proprio di questo ho voluto parlare in Della filosofia e dei gatti, con la speranza e l’auspicio che la sensibilità umana verso il sentire degli animali e il nostro rispetto per la loro dignità crescano. Sempre di più.”
Federica Sgarbi ha creato un blog, pubblicato sul sito della casa editrice Mursia, volto a dare visibilità sia agli appelli urgenti di mici in difficoltà sia alle associazioni che aiutano animali abbandonati e maltrattati.
Se cercate un amico micio, se volete proporre una segnalazione o volete condividere storie ed aneddoti con l’autrice, potete scrivere a: filosofia_gatti@hotmail.it".
E, naturalmente, i percorsi che ciascun gatto protagonista ha compiuto, dal gattile alla felicità.
Ma, forse, il percorso più importante è quello della positività, su cui mi soffermo sin dall’inizio.
Un messaggio di armonia, insomma.
La mia esperienza di gattofila – sono sempre stata ospitata da molti gatti in casa mia… – e di volontaria di gattile mi ha portata a parlare dei tanti ospiti che arrivano in questo luogo.
Delle loro vite, delle loro avventure: tutte vere.
Ciascuna di queste storie conduce in luoghi diversi, luoghi fisici e mentali.
Credo che il lettore abbia un ruolo fondamentale nello scoprire tali luoghi.
Determinato anche dall’esperienza, dal vissuto personale.”
Lei vive a Parigi, come vengono gestiti i gattili in Francia? Esistono dei sussidi a favore delle associazioni animaliste?
“Ho vissuto a Parigi per diverso tempo, fra i mici dipinti e disegnati della emozionante capitale francese, ma anche e soprattutto fra i mici ospiti nelle “école du chat” di cui parlo nel testo.
Purtroppo, in Francia, come in Italia, l’assistenza, la cura e la volontà di trovare una nuova vita per i gatti abbandonati o maltrattati sono lasciate, di base, sulle spalle dei volontari.
In entrambi i paesi, ho constatato realtà tristi e dolorose per gli animali, realtà che li concepiscono come oggetti, come beni di consumo.
Ma in questo panorama, fortunatamente, c’è uno squarcio di luce che fa ben sperare, che illumina, che apre a storie a lieto fine e a considerazioni positive, filosofiche e non.
Proprio di questo ho voluto parlare in Della filosofia e dei gatti, con la speranza e l’auspicio che la sensibilità umana verso il sentire degli animali e il nostro rispetto per la loro dignità crescano. Sempre di più.”
Federica Sgarbi ha creato un blog, pubblicato sul sito della casa editrice Mursia, volto a dare visibilità sia agli appelli urgenti di mici in difficoltà sia alle associazioni che aiutano animali abbandonati e maltrattati.
Se cercate un amico micio, se volete proporre una segnalazione o volete condividere storie ed aneddoti con l’autrice, potete scrivere a: filosofia_gatti@hotmail.it".