Qualche tempo fa, è uscita una recensione di Gatto ergo sum - Gatto quindi sono sulla rivista Gli altri animali. Si tratta della rivista ufficiale dell'OIPA, una delle più importanti associazioni onlus, attive in Italia per il riconoscimento dei diritti degli animali.
Ecco la recensione ad opera del Presidente, Massimo Comparotto:
"GATTO ERGO SUM, GATTO QUINDI SONO.
Il titolo del nuovo libro di Federica Sgarbi, che ho avuto il piacere di presentare alla Libreria Mursia in occasione della sua uscita, è di per sé molto esplicativo su un fatto: è stato scritto per mano, scusate, per zampa di un gatto. Il suo nome è Set, nato a Ferrara. Specializzatosi presso il Gattile Casa Stella, in Etica comparata e Studio del comportamento umano, è ora titolare di cattedra, presso un’importante università romana. Recentemente ha adottato una coppia di umani, affetti da gattofilia acuta, ai quali è veramente molto affezionato.
L’autrice “umana” ha infatti quella rara capacità narrativa di calarsi totalmente nel protagonista, il gatto, in quello che realmente pensano i gatti, così come il miglior attore di cinema si cala nella parte del personaggio da interpretare con il classico “Metodo Stanislavskij”. E nelle brevi storie che ci racconta, certamente ci riesce.
Storie di “a-mici” gatti che ci regalano alcuni momenti dolci, che ci fanno sorridere e a volte commuovere come si commuove il bambino che è in noi di fronte alle cose semplici che la vita ci offre e di cui da grandi ci dimentichiamo di avere. Come è narrato nella storia, vera, del gatto Biagino, paralizzato alle due zampette posteriori, ma non per questo meno forte, meno gatto di altri.
Simpatiche le appendici finali dell’autrice “umana” Federica Sgarbi, da poco trasferitasi nell’affascinante Terra d’Oriente del Sol Levante, ad Osaka, in Giappone, come il “Sonetto rimato, gatto adottato”, la “Piccola favola zen del gatto e del monaco Joshu”, le “Frasi e proverbi celebri della tradizione popolare felina”, “Il miciolario della lingua gattosa” o il capitoletto sui consigli per dare un nome al vostro nuovo compagno felino, con i nomi, tutti, rigorosamente giapponesi.
Il libro è anche un’occasione per affrontare alcune tematiche care a noi animalisti: “Aiutatemi – scrive Set – Aiutatemi a trasformare le cose. Aiutatemi a svuotare i gattili. Aiutatemi a svuotare i canili. Aiutatemi a chiudere gli zoo e tutti i luoghi in cui noi non siamo. Cose impossibili, dite?”
Ma come ci ricorda Set, il gatto zen, e come ho sempre creduto anch’io nel corso di tanti anni di battaglie animaliste: credere nelle cose impossibili è il primo passo per riuscire a realizzarle.
Massimo Comparotto