IL LIBRO - Della filosofia e dei gatti

GATTO ERGO SUM!

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giovedì 12 marzo 2009

LA VITA ANIMALE HA LO STESSO VALORE DI QUELLA UMANA?


Una questione leggera leggera, questa.

Dibattere intorno a tale problema significherebbe scontrarsi con l'inevitabile metro personale...educazione, sensibilità, contesto sociale e altre costanti che rendono speciale - e unica - la nostra opinione.

La suddetta questione, stagliandosi nell'orizzonte culturale che, necessariamente, deve essere considerato poichè, come tutte le questioni etiche, va di pari passo con le conquiste civili - e civiche! - è urgente.

Urge nella misura in cui la nostra dimensione quotidiana adotta - e, purtroppo - sfrutta e abusa della "disponibilità" animale.

Con il termine "disponibilità" intendo anche l'impossibilità, non così rara, degli animali di sottrarsi ad ingiusti - se non criminosi o addirittura criminali - atti che l'uomo gli impone.
E' davvero un'epoca sempre così barbara, la nostra???

In parte, sì.

Ma, intanto, il procuratore capo di Milano denuncia la gravità dei reati sugli animali.

E, se è vero come diceva Jung che "La società è organizzata non tanto dalla legge quanto dalla tendenza all'imitazione" beh...speriamo bene.

"Secondo il Procuratore Capo di Milano, dott. Manlio Minale coloro che si macchiano di reati contro gli animali, maltrattandoli o uccidendoli ed integrando così una delle quattro ipotesi delittuose previste dalla legge 189 del 2004, sono da considerare criminali al pari di tutti coloro che commettono altri reati di competenza del giudice monocratico, che ricordiamo vanta la competenza per materia dei reati fino a 10 anni di reclusione..." Il resto su http://www.lav.it/